Zeus vs Apollo

La nascita dei Viantes Temporis

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    Ci fù un tempo in cui gli dei dell'Olimpo si misero contro il loro stesso padre, Zeus, per costringerlo a desistere sul punire uno di loro: Apollo. Costui, al tempo ancora fedele al dio dei fulmini, prese molto male questo volere tirannico del padre e da quel giorno...iniziò il suo disegno per detronizzare Zeus e far ciò che suo padre fece a suo nonno, Crono. Ciò che non poteva lontanamente immaginare era che in quello stesso momento, il dio dell'agricoltura e del tempo aveva percepito il desiderio ambizioso di Apollo...ed avrebbe usato questa situazione a suo vantaggio per ritornare sull'Olimpo, luogo in cui avrebbe restaurato il suo dominio assoluto ed incontrastato su ogni regno. Questa storia è il prologo per ciò che succederà secoli dopo, precisamente al tempo di Alessandro Magno...

    Oasi di Siwa
    Santuario oracolare di Amon
    331 a.C.



    Apollo, al centro della grande camera in cui si verificavano le predizioni, leggeva attentamente il libro dei morti strappato 3 anni prima alla divinità egizia del Sole, Aton. Doveva assolutamente trovare il paragrafo giusto in quel magico papiro, dalle innumerevoli pagine che persino un dio doveva leggere piano ed attentamente per non creare cataclismi. Era un'arma pericolosa e lo sapeva il dio della profezia, che si rendeva conto di quant'era comica la situazione: lui, che possedeva poteri al di là della maggior parte dei suoi pari immortali e che veniva raggiunto dalle predizioni nei suoi viaggi mentali, doveva usare quel libro per...per cosa lo stava usando? Cosa mai poteva mancare ad una divinità che da quando aveva preso possesso del libro dei morti poteva scorgere il potere delle future costellazioni che avrebbe disegnato sua sorella Athena e delle 108 stelle malefiche che suo zio Hades avrebbe creato per attaccare proprio la dea della saggezza? L'unione di questi poteri non bastava ancora ad Apollo per detronizzare Zeus? No, evidentemente non era questo il suo tormento...altro cercava nel libro dei morti. Qualcuno giunse ad interrompere la meditazione del dio, qualcuno che poteva permettersi di disturbarlo come pochi: il suo nome era Galidius, eletto di Apollo della Lince.

    - Mio grandissimo dio, possa la mia parola uscire prima della punizione nell'averti disturbato: Alessandro Magno è a meno di dieci chilometri! Ha già fatto fuori tre quarti dei tuoi fedeli guerrieri e...non sembra ci sia modo di fermarlo. Qualcuno lo protegge e lo rafforza...non sappiamo come fermarlo! -

    - Cercate di temporeggiare, miei sacri guerrieri, non dubitate nemmeno un secondo sullo scopo che ci ha portati qui, nell'oasi di Siwa: se ciò che sto facendo si compirà, nessuno potrà più intralciarci...nemmeno Zeus nè nessun altro immortale, figurarsi un mortale dal potere cosmico leggermente accresciuto! Ordina a dodici fedelissimi di radunarsi intorno a me...il resto...combattete fino alla morte, non preoccupatevi della vita, con questo libro tra le mani vi riporterò sempre al mio cospetto! Ora và, mio devoto...onore e gloria! -

    L'inchino, da parte di Galidius, non fù per nulla intimorito, anzi, il suo dio l'aveva caricato al punto giusto da renderlo in quel momento sua vece diretta e questo portò il sacro guerriero del Sole della Lince a fuoriuscire dal sacro santuario oracolare e sbraitare gli ordini a chi, secondo lui, meritava di star al cospetto del dio...per poi lanciarsi in una mortale battaglia in cui, prima di soccombere, avrebbe fatto vedere di che pasta era fatto. Galidius della Lince però non poteva nulla contro colui che sterminava quasi con il solo sguardo i suoi fratelli e le sue sorelle, Alessandro Magno sembrava qualcosa di oltre...ormai era un dio! La sua energia cosmica raggiungeva e forse superava Stella Viola, il suo passo deciso e diretto lo portava verso Apollo...perchè c'e' l'aveva così tanto con l'immortale, perchè non aveva paura di fronteggiarlo? Mentre la concetrazione di Apollo si faceva più profonda, i designati alla guardia del dio della musica, dell'arte, della medicina e della predizione fecero il loro ingresso...
     
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  2. †Riku†
     
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    Nome: Savvas
    Veste: Sadalsuud
    Stella: Bianca
    Dio: Apollo
    Status Fisico: Perfetto
    Status Psicologico: Riverente
    Ruolo: Guerriero del Sole
    Allin.: Caotico Neutrale
    Abilità: Specŭlum


    Oasi di Siwa
    Santuario oracolare di Amon
    331 a.C.


    Erano anni che servivi Apollo. Mesi dopo mesi, anni dopo anni avevi accresciuto la vostra reciproca fiducia. Nonostante a volte, per raggiungere i fini della missione, non ti comportavi in modo consono e come Apollo aveva comandato, i tuoi successi avevano contribuito ad aumentare la fiducia che Apollo serbava nei tuoi confronti. Ma non eri l'unico guerriero a poterti vantare di ciò.
    Il tuo dio era nella stanza da troppo tempo. Nel naos del tempio sottratto alla gloria di Amon, egli vegliava giorno e notte, sfogliando e risfogliando l'unico libro che probabilmente non conosceva. Se egli, il dio della conoscenza e delle Arti Belle, aveva bisogno di leggere così attentamente un libro, allora quella pergamena doveva nascondere un segreto incredibile, forse la divina arte di Amon stesso.

    Poi, l'inatteso sviluppo della Guerra. Probabilmente Apollo sapeva che sarebbe successo, ma volle comunque testare la forza degli esseri umani. Un giovane, bello e gagliardo, aveva sconfitto le immense forze del Re dei Re e, prima di procedere con la conquista dell'Asia, era sceso attraverso il deserto per recarsi proprio a Siwa, nel leggendario tempio di Zeus-Amon. Le forze, sue e della sua falange, superavano l'aspettativa degli dei. Il giovane Alessandro sembrava invincibile.

    Lo osservasti preoccupato allontanarsi dal posto di guardia. Galidius, vostro condottiero, Sacro Guerriero della Lince, entrò rapido addirittura nel Naos. Era una delle due tre persone che potevano permettersi di disturbare Apollo senza cadere nella sua collera. Nessuno di voi, posti a guardia del dio stesso, poteva sapere di cosa stessero parlando in quella stanza. Lo vedesti uscire qualche decina di minuti dopo. Il suo sguardo, fiero. Il suo pugno, fermo. Il suo animo, determinato. Era dunque deciso a cacciare e catturare la Bestia. Apollo doveva avergli assicurato qualcosa, non che un cavaliere avesse bisogno di ricompense per combattere. No, quel che Apollo gli aveva probabilmente detto era che, in qualità di suo Guerriero, egli nulla aveva da temere, che il dio l'avrebbe protetto in qualsivoglia situazione e sorretto contro qualunque avversario.

    La scena fu brutale. Voi, immobili. Galidius non vi impartì ordini. Probabilmente lui, veterano di tante battaglie, sapeva bene che sarebbe andato incontro la morte e, per lasciare qualche difesa, seppur effimera, al dio, non vi trascinò con lui nell'Inferno. Tu lo guardasti voltarsi verso ognuno di voi e, fatto un sorriso, dirigersi lentamente verso l'uscita del Tempio. Sarebbe stata l'ultima caccia della Lince.

    Per un attimo non ci credesti. Potevi riconoscere un cosmo assurdo, quasi tangibile per la sua enorme possanza. Sentisti il cosmo di Galidius divampare e divenire grande per un istante. Poi, azzerarsi. Che cazzo stavano facendo di la? No, non potevi credere che il tuo Condottiero, colui che avevi visto trionfare in tante guerre avesse perso. Probabilmente, Apollo lo sapeva. Ma non potevi permettere che altre stragi venissero compiute. No, dovevi dirlo al dio. Pregarlo di intervenire, per fermare quell'invincibile nemico.


    « Cavalieri, resistete pochi minuti. Io corro a chiamarLo. Non possiamo permetterci di perdere altri Condottieri. »


    Detto ciò apristi violentemente le porte del Naos, e ti infilasti in quella meravigliosa e calda Luce. Le richiudesti in fretta dietro di te, e ti inginocchiasti davanti al tuo dio, in segno di rispetto e riverenza.


    « Mio Signore, stiamo subendo perdite gravissime. Persino Galidius è...è...Persino Galidius ha perso la vita nel tentativo di difenderVi. Stiamo resistendo, ma Tu sei il solo che possa fermare quella Bestia. Alessandro è... »


    Le tue parole vennero spezzate da un rumore alle tue spalle. Erano le porte del Naos. Che un altro guerriero fosse entrato?

     
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  3. ~Dioniso
     
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    Lisando di Zubenelgenubi - LINK
    Stella - Bianca
    Post Presentazione




    Narrato - Pensato - Parlato






    "Sommo Apollo, La situazione si è un pò calmata..... L'avanguardia Macedone, non è più un problema, essi sono da Hades in questo momento"

    Disse con tono incredibilmente freddo un uomo coperto da un manto che ne copriva le vesti, sporche di sangue macedone.

    "Conosco solo ora i fatti, mi spiace per la caduta di Galidius, ma lui era un debole..... La prego, dia l'ordine di andare in contro ad Alessandro.... oltre lui, il suo esercito proveniente da Nord, sono solo dei deboli esseri umani senza particolari doti"

    Tono superbo, era l'accompagnamento di quelle parole, tali, da far sembrare anche lui, un dio; Lisandro di Zubenelgenubi, ne era l'autore, un sanguinario più adatto a servire Ares, che il dio Sole. Camminava lentamente inanzi, il suo signore, porgendo un inchino, per poi dire verso, il suo compare di casta.

    " Quella tua veste.. è Sadalsuud, sei un debole a parlare cosi .... Non devi lasciarti scoraggiare dalle morti, altrimenti vattene, la guerra non fa per te.
    Siamo qui, solo per portare il sommo Apollo a regnare sul trono Olimpico, e non sarà un mezzo mortale a fermarci, il nostro unico obbiettivo è quello di sconfiggere Zeus.... se ti fa paura Alessandro, cosa fari quando Zeus.....?"


    Disse con tono cinico, quasi a fare una ramanzina a quel messo del Sole, ma poi le sue parole furono interrotte anche esse, dal rumore del portone che si stava aprendo, altre notizie dal fronte? Che Alessandro era ormai troppo vicino? I macedoni stavano architettando qualcosa, forse quel guerriero lo avrebbe detto.
















     
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  4. dragonmaster76
     
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    Maximus di Kaus Australis - Link
    Stella - Arancione
    Post di presentazione



    CITAZIONE

    Narrato
    Parlato
    Pensato


    Non c'è nulla da preoccuparsi, Il Sommo Apollo è più forte anche di quel Alessandro che si crede un dio.

    Parlò colui che aveva indosso un manto che ne ricopriva le vesti, Maximus di Kaus Australis, (colui che aveva in dono sia le energie caldi del Sommo Apollo; sia la potenza dei fulmini caratteristica del padre degli dei, Zeus), mentre si avvicinava accanto al suo Dio e quardava i suoi compagni. Fece un inchino al suo signore e parlò ai suoi compagni di casta.

    Cosa è successo e capitato a Galidius ci ha colpito molto. Ma non dobbiamo perciò tirarci indietro, anzi dobbiamo lottare per vendicarlo. E far cadere i responsabili di ciò.

    Quindi...

    Stava proseguendo a parlare quando le sue parole furono interrote, forse da un altro guerriero

     
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  5. Niasom
     
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    - ...Il nostro Dio sarà anche potente...ma ciò non significa che possiamo permetterci di abbassare la guardia, ricordo che questo Alessandro ormai ha la potenza di un Dio.
    SIamo stati chiamati per tuffarci in una battaglia altamente rischiosa..ed io dunque non sottovaluterei troppo la cosa...
    Inoltre la sua concentrazione è limitata anche dalla lettura del libro dei morti...non percepite anche voi che la sua potenza è più debole in questo momento?!-


    Daphne, realista più che mai, stava li, ferma immobile all'entrata del santuario. Ella, in quel preciso punto, sembrava far parte come di un dipinto...la sua figura era infatti circondata dai morbidi colori pastello di cui erano state dipinte le robuste pareti che componevano l'intonaco dell santuario.



     
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    - Parlato -
    - Pensato -


    Fù l'ultima a penetrare nel maestoso sacro oracolo di Siwa, dedicato ad Amon, dalle fantastiche tinteggiature color celeste ben incastonato nel sabbia delle scalinate e delle colonne. Chloe, questo il nome della sacerdotessa di Apollo a rappresentare la stella benevola di Rasalhague, osservava l'intera vicenda che si stava svolgendo l'ha dentro: Apollo, in profonda concentrazione ed assorto dalle pagine del libro dei morti, quasi infastidito dal chiassoso arrivo dei suoi stessi guerrieri sacri...che rischiavano di divenire statue sotto gli occhi penetranti del dio che, ad uno ad uno, osservava con disprezzo coloro che avevano parlato. Chloe capì istintivamente che non poteva far altro che star in silenzio e sedersi su uno scalino, riflettendo su quanto stava capitando all'esterno ed all'interno di quel loco tanto simile nella funzione a ciò che Apollo conquistò ai tempi in Grecia, ovvero l'oracolo di Delfi.

    - Perchè radunare solo 12 guerrieri sacri e non tutti qua dentro, concentrando ed aspettando l'arrivo di Alessandro? Non è possibile sconfiggerlo da soli ma...in gruppo e con l'aiuto del nostro dio...potremmo abbatterlo facilmente! Perchè? -

    La risposta per una mortale non poteva esser che impossibile...loro non sapevano ciò che il loro dio sapeva per le sue doti di preveggente di massimo rango. Tale riunione in quel posto, attorno ad Apollo, avrebbe richiamato il potere medesimo che in futuro avrebbero richiamato i gold saint di Athena all'inferno per far comparire un flebile raggio di Sole. Tal potere sarebbe stato però 10 volte più potente, amplificato da Apollo e dai cosmi dei 12 sacri guerrieri del Sole che lo attorniavano. Sarebbe bastato ciò per battere Alessandro Magno? Lo stesso dio del Sole nè era convinto ma non sicuro al 100%...ma doveva fermarlo. Stava diventando una minaccia immensa con il suo potere segreto: egli assorbiva il potere di qualunque anima che sconfiggeva, amplificando man mano il suo cosmo. Tal potere gli era stato donato da Zeus in persona e tal potere si sarebbe pienamente mostrato lì a Siwa, dove sarebbe stato eletto ufficialmente un figlio del padre degli dei.

    - Un dio come me, dal potere incommensurabile...teme di non farcela contro...un mortale? Cos'è questa sensazione negativa che avverto? Come può un umano impensierirmi! Io sono un DIO! Solo Zeus è in grado di tenermi testa ed allora perchè? PERCHE? -

    La meditazione di Apollo si interruppe, il libro venne chiuso di scatto e la sua ira venne emanata con un cosmo strabiliante, degno di un grande dio...aveva capito che pur con tutto quel potere del Sole amplificato, non avrebbe sconfitto Apollo ma anzi sarebbe rimasto senza guardia nel momento più vulnerabile della sua intera esistenza...mentre là fuori, il cosmo di Alessandro Magno, ormai giunto alle porte del sacro oracolo attorniamo dai suoi generali, sembrava esser la morte in persona. Tal era il suo potere da mettere in secondo piano quello di Apollo, indebolito dalla lunga ed estenuante ricerca nel libro dei morti che, come prezzo, aveva quello di dare informazioni per ricevere cosmo. Era come se...il libro possedeva un risucchio di potere tanto alto quanto era quello che si cercava. Ed Apollo cercava il massimo dei massimi. Un potente sobbalzo ci fù dell'intero tempio, il forte cosmo di Alessandro Magno sembrava voler far implodere l'intero posto...ed ora, coloro che erano insieme ad Apollo, gli ultimi 12 sacri guerrieri del Sole, potevano capire nitidamente che lì, il loro dio, sarebbe caduto se non fosse successo qualcosa. E non c'era modo di sfuggire. Doveva aver capito ciò anche il dio della profezia e della medicina quando, riprendendo il libro ed aprendolo su un punto già di sua conoscenza, parlò a tutti i presenti ad alta voce, facendo loro segno di star attenti alle sue parole:


    - Ascoltate miei fedeli: noi non cadremo nè qui nè oggi...perchè dobbiamo lasciare oggi la vittoria a quell'infimo essere per vincere in futuro noi, su lui e su Zeus. Ora attiverò un potere temporale che ho appreso da questo libro...probabilmente perderò delle capacità che ho appreso perchè è questa la punizione che dà il libro dei morti ma...piuttosto che venir sconfitto ad un passo dalla vittoria...proverò tal potere! Vi ritroverete in un futuro od in un passato imprecisato e, da quel momento in poi, avrete l'accesso a dei particolari passaggi spazio temporali...voi sarete i miei Viantes Temporis! Cercatemi in ogni era futura che andrete perchè ricorderò la vostra missione, ovvero quella di ritrovare questo libro, perso in un epoca diversa da quella che voi andrete adesso. Cercatelo, è la vostra missione! -

    La mano del dio venne impressa talmente tanto forte nel libro dei morti che il suo cosmo sembrò scomparire...ma non era il suo cosmo a scomparire, bensì erano loro stessi a scomparire ad uno ad uno fino all'ultimo tra loro, Apollo stesso, che però non essendo mortale non poteva viaggiare nel tempo ma solo nello spazio, ritrovandosi in un punto imprecisato della Terra. Chissà dov'erano stati mandati i Viantes Temporis...da un potere che in realtà era stato immesso all'interno del libro da Crono!!! Ognuno di loro ora poteva viaggiare nel tempo alla ricerca del libro ma...in quale epoca si sarebbe mai riuscito a trovato? Cosa avrebbero dovuto fare per rientrarne in possesso? La più grande missione "di tutti i tempi" aveva preso il via...come si sarebbe conclusa?
    SPOILER (click to view)
    Prologo finito...ora pensiamo bene a quale epoca vorremmo visitare per prima! Non perdiamo il ritmo. A chi pensava ad uno scontro Apollo vs Zeus o vs Alesandro Magno: pensavate davvero che mutavo la storia? Non potevo :P
     
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5 replies since 17/9/2009, 23:38   267 views
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