La Bocca dell'Ade {264 a.C.}

Altair del Grifone




Il Grifone...

E' appena giunto in Ade; poche settimane sono passate da quando egli si è fregiato del titolo di reincarnazione della Stella del Cielo Nobile, vestendo le sacre vestigia del più terribile Spectre che le schiere del Sommo possano vantare.

Si trova alla Giudecca nelle sue stanze, quando uno skeleton bussa alla sua porta...
Si dirige verso l'uscio, vestito di una normalissima tuta completamente nera, che permette di mettere in grande risalto la carnagione incredibilmente pallida, e il folto crine candido come la neve, mentre sinuoso, segue i movimenti del Grifone durante la sua camminata...

Gli ocnsegna una lettera, che prontamente Altair scarta, leggendo all'interno una breve frase

Ai campi Elisi il mio volere vi porterà...

Io, Ade, e la mia fedele Pandora, attendiamo il vostro arrivo...

Senza fare una piega, come se fosse la cosa più normale possibile, il Grifone poggia il documento sul tavolo posto alla sua destra, prima di espandere il suo cosmo per vestire la sua splendida Surplice.
Si porta verso il muro del pianto, per poi socchiudere gli occhi ed accendere il proprio cosmo quasi fosse un richiamo nei confronti della volontà divina, la quale non si fa attendere, prelevandolo da quel tetro luogo, per portarlo nel paradisiaco sito ove la suprema Divinità lo attende...

Poggiandosi sul suo ginocchio sinistro, e ponendo l'elmo sotto braccio, il Cielo Nobile china il capo, portando il suo saluto....

Signore, Altair del Grifone è qui per servirla...

Hades, come detto, era lì ad attenderli. Le parole del Grifone, apparentemente, non lo toccarono nemmeno. Tuttavia, egli aveva ascoltato tutto, già cosciente comunque della fedeltà dei Guerrieri che lui stesso aveva Risvegliato. Dopo il Gigante venne Achle del Minotauro, che dopo anni di servizio si era meritato un posto fra i migliori guerrieri del Tartaro. Il suo Cosmo superava di un paio di volte quello del Grifone ma a far veramente paura era la sua grande Arma. Quella sua gigantesca ascia, che si dice essere più tagliente della sempiterna Excalibur. Era dunque quello il fulcro della sua grande potenza?

« Miei Guerrieri. Voi non potete nemmeno immaginare ciò che sta per abbattersi su Cartagine. Ho la vaga sensazione che mia sorella stia tramando qualcosa. Ebbene, il vostro primo compito non sarà particolarmente impegnativo. Dovrete partire per l'Egitto, e ivi raggiungere il Tempio dedicato al dio che si proclama mio pari, Anubi. Una volta penetrati nel Tempio, non temete, avrò modo di farmi sentire. Ricordate, tutto quello che dovete fare è recuperare una pergamena, custodita nel Naos. Non deludetemi, e anzi, partite. »

Il volere di Hades era ben chiaro. Probabilmente quella pergamena racchiudeva qualche segreto. Tuttavia, il volere del dio era quello, e i due giovani servitori, avrebbero dovuto obbedire.

Dunque, descrivi il viaggio e fermati quando arrivate all'ingresso del Tempio. Naturalmente, puoi trovare qualche nemico nel deserto, ma non di eccezionale Abilità: voglio lasciare il meglio per dopo. Soffermati sul tuo compagno, di cui trovi la scheda qui, e dell'impressione che ti fa. Enjoy [e scusa per il malinteso ]

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Ad un tratto, un nuovo spectre di presenta al cospetto di Ade...

Si tratta del Minotauro, un guerriero dotato di un cosmo spaventoso, decisamente superiore a quello del Grifone, il quale, incredulo, cerca di non mostrare alcun segno di disagio nei confronti di un individuo che mai si aspettava essergli superiore.

Del resto, l'aspetto stesso di quel guerriero suggerisce le sue doti: imponente, maestoso, massiccio, e, soprattutto, dotato di un'ascia dall'aspetto addirittura inquietante...

Ne ha sentito parlare, anche se non con grandi dettagli, Altair, di quell'arma, che pare essere paragonabile alla celeberrima Excalibur...
Solitamente si dovrebbe esser felici di esser affiancati da un uomo di così grande potenza, ma per il Grifone la questione è piuttosto diversa.

Egli, infatti, è dotato di un carattere molto forte e autoritario; possiede moltissima autostima, e difficilmente riconosce chi gli è superiore, o è potenzialmente in grado di fregiarsi di tale virtù...
E quello spectre, nonostante sprizzi distruzione da ogni poro, e da ogni particella cosmica, secondo il pensiero della Stella del Cielo Nobile, non è in grado di potersi vantare di una superiorità che non gli è riconosciuta...

Tuttavia occorre fare buon viso a cattivo gioco: il cosmo del Grifone è ancora piuttosto debole in confronto a quello del collega, ed è bene quindi giocare d'astuzia, e sfruttarne le doti a proprio favore.
Si muove quindi nell'ombra di quel "cavernicolo", come lo ha etichettato nei suoi pensieri Altair, seguendolo un paio di passi indietro nel viaggio che porta al famigerato tempio egizio.

Un viaggio certamente non comodo, irto di ostacoli e di trappole, sfruttate con grande abilità dal Minotauro, e con grande furbizia dal Grifone.
Difatti, di fronte ai numerosi gruppi di predoni ed assalitori in cerca di oro e cibo che durante la marcia li assalgono ripetutamente, il primo, grazie alla sua forza bruta, sventa i pericoli stroncando in modo veemente chiunque osi intralciare il loro passo, mentre il secondo, furbescamente, sfrutta la potenza del compagno d'armi per risparmiare tutte le sue forze, evitando di sporcarsi le mani con insulsi esseri, e riservando le sue energie per le avversità, certamente più ardue, che i due andranno ad affrontare nell'immediato futuro...

Un futuro molto prossimo, considerato che i due, tra un assalto ed un altro, giungono quindi al cospetto del maestoso tempio egizio...

E' il momento di entrare...

E' una voce che ferma i viandanti. Una voce maestosa, incredibilmente severa ed autoritaria. Una voce alla quale è impossibile non dare peso, visto che in sè cela il volere del Sacerdote di Anubi. I due spettri stavano ancora salndo le scale mentre nell'aere risuonò un sinistro appello.

« Ebbene, dove credete di addentrarvi? A vostro rischio e pericolo, infedeli, mettete piede nella casa di Anubi. »

la voce è, come già detto, incredibilmente minacciosa. Probabilmente non voleva far altro che provocare i due Guerrieri di Porpora vestiti affinchè entrassero nel Tempio, ed affrontassero così i nemici che egli aveva preparato per la loro venuta. Proprio nel corridoio stavano infatti le prime due pericolose figure poste a guardia dell'entrata del nucleo del Tempio. Una era incredibilmente alta e robusta, l'altra snella e con gli arti abbastanza lunghi. Ma che razza di gente era?

Dunque, sono due Stelle Arancioni, dovrai sceglierne uno e affrontarlo, all'altro ci penserà Achle. Scegli con cura, quello che potrebbe rivelarsi il meno adatto ad affrontarti. Lo manovrerò io come fosse un duello a tutti gli effetti. Enjoy !!

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Nemmeno il tempo di salire le scale del tempio, che i due seguaci di Ade vengono raggiunti da una sinistra voce, che, nominandoli "infedeli", cerca di intimorirli e dissuaderli dall'entrare nel luogo di culto.

E' chiaro che il messaggio passa da un orecchio all'altro delle due stelle demoniache, le quali proseguono imperterrite il loro percorso, penetrando nella casa di Anubi...

Pochissimi passi, forse due o tre, nel corridoio principale, ed ecco presentarsi dinnanzi a loro due devoti al Dio egizio dall'aspetto diametralmente opposto: l'uno alto e robusto, l'altro snello e dagli arti singolarmente estesi...

Li fissa entrambi Altair, accennando un ghigno sarcastico, che prende forma sul suo volto...
Schiude lievemente le labbra, per sussurrare al compagno d'armi...

Io prendo il ciccione...

Le braccia del Grifone si spalancano di scatto, quasi ad accompagnare il movimento delle possenti ali che si estendono in tutta la loro maestosità, quasi a voler dimostrare una superiorità schiacciante, nonostante i cosmi dei due guerrieri si equivalgano.
Una scintillante e ardente aura di purpuree fiamme divampa dal corpo del Cielo Nobile, rendendolo quasi completamente nascosto in essa, tanta è la sua lucentezza...

Pochi istanti, prima che così come di colpo arti e ali si aprirono, al pari ora si serrano, lasciando scoperto solamente il capo del Generale della prima prigione, ora avvolto nelle sue quasi infinite piume.



Tuttavia, quanto successo non è un semplice delirio di onnipotenza di Altair...

Dietro la sua azione, invisibili filamenti cosmici dipartiti dalle affusolate dita dello Spectre, hanno disegnato un reticolato dinnanzi a se, pronto a proteggerlo in caso di eventuali imminenti attacchi, supportato dalle note doti di resistenza delle ali della surplice del Grifone, ultimo baluardo di difesa di un guerriero pronto a far poltiglia del suo avversario...

Il cosmo dell'adepto di Ade rimane flebile e soffuso, come una fiammella che prende vita da un delicato quanto fragile alito di vento...

Che sia la quiete in questo caso....Prima della tempesta...?

Maestoso, non c'era che dire. A sbarrare il corridoio non v'erano che grandi ali purpuree, che ondeggiarono mosse dal Cosmo del Guerriero dell'Ade. Dunque il sacerdote non era riuscito a spaventare a sufficienza i seguaci del dio greco dell'Oltretomba. Tuttavia, nel corridoio principale del tempio v'era una prima sorpresa ad attendere gli Infedeli. Due figure, una incredibilmente alta e robusta, l'altra snella e con gli arti abbastanza lunghi. Il Grifone urlò qualcosa di insensato. Sembrava scegliere il proprio nemico, quando non sapeva che ciò faceva tutto parte della Profezia.

« E' tutto come dice la Pergamena. Riga terza, "Il Guerriero Alato si scaglierà sul più grande degli eroi" »

Detto ciò Dhuha, il Guerriero più robusto, cominciò ad avanzare lentamente verso il Grifone. Poi, successe tutto rapidamente. Il Cavaliere dell'Ade si chiuse in sè come in una posizione difensiva, probabilmente aveva anche una strategia di contrattacco maturata nel corso delle sue esperienze. L'attacco di Dhuha fu veloce ed incredibilmente poderoso. Egli battè le mani una contro l'altra e, fatto ciò, appoggiò i propri palmi al suolo. Si scatenò da quel cosmo una sorta di sisma, non pericoloso per il tempio ma possibilmente letale per il Cavaliere dell'Ade. In tutto quel tremore si generò una crepa, larga quasi quanto il corridoio, che s'apriva avanzando verso i guerrieri di Hades. Serviva un rapido contrattacco per bloccare quell'Inferno.

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Lento...

Incredibilmente, come volevasi dimostrare, il maestoso guerriero egizio, il quale, ponendo le braccia al suolo, genera un sisma non indifferente.

Occorre agire tuttavia molto in fretta, in qunanto al suolo una gigantesca crepa prende forma, spaccando in due l'intero tempio.
E' a questo punto che Altair scioglie improvvisamente la difesa, spalancando le immense ali della sua Surplice, e tendendo il braccio sinistro verso una non distante colonna.
Spicca un balzo verticale, prima di avvolgere i suoi invisibili filamenti cosmici, attorno a quella struttura, permettendogli in questo modo, di rimanere sospeso, mentre la mano destra si schiude delicatamente, in un picco cosmico che divampa sotto forma di lucenti fiamme intorno a lui, e impetuosa presenza energetica nell'aere.

Contrattacca come nel suo stile: senza paura, in modo diretto ma discreto, celando in cinque filamenti cosmici, tanti quante le dita della sua mano libera, la destra, diretti verso il corpulento individuo di fronte a lui ora chinato a terra, una terribile e probabile fine, che l'Egizio affronterà con immenso dolore...

Si dirigono verso il naso della loro potenziale vittima, per tentare di penetrare in esso, e a quel punto, sarebbe stato in balia della violenta tortura che il Grifone ha in serbo per lui...

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Qualcosa sta cambiando...

Nel bene e nel male, gli eventi si evolvono, ed anche piuttosto in fretta...

Difatti, mentre Altair guida i suoi cosmici e letali filamenti, all'interno del corpo dell'avversario, l'aere tutt'intorno viene avvolto da un'incredibile oscurità, che non permette di vedere nulla, nemmeno a pochi millimetri dal luogo in cui si trova, appeso, lo Spectre.

Ma non finisce qui...

Perchè da quell'oscurità, nascono una serie quasi infinita di iridi che si schiudono fissando il loro sguardo sulla Stella del cielo nobile; inquietante, certo, per chiunque, ma non per un devoto al Signore dell'Oltretomba...
Egli, infatti, non cede la priorità a quello strano fenomeno: momentaneamente non cerca di capire se quello che succede intorno a lui faccia parte della realtà, o sia frutto di un inganno creato con l'intento di celare qualche pericolosa trappola...
Ha ben altro a cui pensare: un guerriero avverso si trova ora letteralmente nelle sue mani, ed ha una missione ben precisa da compiere...

Egli intende portarla assolutamente a termine, iniziando con l'annientamento del corpulento individuo che costituisce il primo ostacolo.

Sogghigna sarcastico Altair, mentre pensa tra se...

Gustatevi lo spettacolo...

E proprio in quel momento, porta le sue diramazioni, oramai nelle membra del malcapitato egizio, intorno ai suoi polmoni, e per mezzo di un secco impulso, cerca di stritolarli nel chiaro tentativo di uccidere costui, tra atroci sofferenze...

Tuttavia, l'attenzione nei confronti della singolare manifestazione, reale o illusoria che sia, mantiene particolarmente attivi i sensi del Grifone, ben conscio del rischio che corre, ignorando essa...
Di certo non è uno sprovveduto, e saprà reagire ad eventuali tranelli, che quel luogo pare custodire in abbondanza; occorre non abbassare mai la guardia...

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Sconvolgente...

Non si può definire altrimenti quanto sta succedendo in quello sperduto tempio egizio.
Concentrato sul suo obiettivo, anche se in allerta viste le circostanze, il Grifone non si accorge che mentre si preoccupa di eliminare il corpulento avversario, l'altro avverso riesce ad eludere l'ostacolo rappresentato dal Minotauro, andando a ferire seriamente lo Spectre.

Una fitta particolarmente intensa di dolore, viene avvertita all'addome dalla Stella del Cielo nobile, la quale si accorge nel mentre, che quell'oscurità, e quegli inquietanti iridi, a poco a poco svaniscono, donando di nuovo la chiara visione del luogo ad Altair...

Dinnanzi a lui, il gigante egizio riverso a terra sanguinante, con tutta probabilità morto, mentre il Grifone non riesce più a reggersi appeso alla colonna alla sua sinistra, a causa del dolore all'addome, mollando la presa, e cadendo così al suolo.

Si porta la mano sinistra all'atezza del ventre, mentre gli occhi si strizzano come chiaro indice del dolore provato, un dolore che, in un breve attimo di tregua, consente al nobile Spectre, di posare lo sguardo nella zona interessata, e, scostando il palmo che la copre, scopre qualcosa di incredibile...

La surplice intatta, ma da sotto di essa, rivoli di sangue scorrono, avendo formato sul pavimento all'altezza dello stomaco, gia una discreta chiazza scarlatta.

Ma come diavolo è possibile...?

aaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!!!!!!!

Pensa tra se l'Avernico, tra indicibili sofferenze, mentre istintivamente si volta verso il Minotauro, constatando che le sorprese, negative...

Non sono ancora finite...

Difatti il compagno d'armi è impegnato nel sostenere una colonna, che regge tutta la volta superiore di quel salone; è chiaro che se mollasse la presa in qualsiasi momento, tutto franerebbe e chissà se lui e lo stesso Altair potrebbero sopravvivere ad un disastro di queste proporzioni.
Senza perdere ulteriore tempo quindi, lo Spectre si alza da terra, seppur con fatica, ed appoggiandosi con l'arto superiore sinistro alla vicina colonna, una delle poche intatte, mentre preme sull'addome con l'altro arto per cercare di fermare l'emorragia in corso.

Inizia quindi a correre, per quanto possibile ovviamente, date le condizioni fisiche, cercando di raggiungere la sala dall'altra parte del tempio, ed accennando uno sguardo d'intesa al collega spectre, si guarda le spalle da un eventuale nuovo possibile attacco dell'altro guerriero, momentaneamente non visibile alla vista del Cielo nobile...

Un grande senso di vuoto in lui, un duro colpo è stato questo, al suo morale, ed al suo ego, sempre in evidenza, ed offuscato ora, dalle capacità di un individuo che, senza nemmeno apparentemente muoversi, è riuscito a colpire in modo deciso e profondo Altair, come se egli fosse un soldato qualunque...

Ci riflette profondamente durante tutta la corsa il Grifone, e più il senso di vulnerabilità aumenta, più la rabbia dovuta a tale frustrazione, cresce e si impadronisce di lui, manifestata da violenti picchi cosmici, che avvolgono il ferito Spectre in un'intensissima aura purpurea.

Come si dice, non tutto il male vien per nuocere, e, a quanto pare, il pesante affondo subito dal morale e dalla sicurezza in se stesso di Altair, sta generando in lui una determinazione ed una voglia di rivalsa, che certamente faranno di egli un'ancor più spietata "macchina di morte"...

Porterò a termine il compito affidatomi...

Schiacciando senza pietà chiunque d'ora in avanti oserà cercare di intralciarmi...

Un pensiero chiaro e deciso il suo, che vuole fungere da monito...

Senti una risata terrificante, il mondo intorno a te si modifica ancora ma ... stavolta sai che non è un illusione. Il mondo varia, si colora di nero e rosso e Viola, poi diventa tutto più visibile intorno a te, più ... palpabile. Stai correndo lungo qualcosa che non capisci cosa sia ...

Perchè ti stai intromettendo?! Bastardo!

Non capisci a chi si rivolge quella strana voce oscura, sospetti sia di Anubi. Ma .. ti ritrovi in un luogo diverso. Ti ritrovi in un tempio di Ade. E ciò che ti colpisce di più è l'iscrizione latina:

Onore al Dio degli Inferi

Che mondo era quello?

Altair del Grifone
Stella del Cielo Nobile




Che il peggio sia passato...?

Assolutamente no...

Lo evince presto il Grifone, il quale, subito dopo aver oltrepassato la grande stanza centrale ormai crollata, ode una tetra e lugubre risata, che gli rimbomba fin nelle meningi...

E non è tutto...

Difatti si guarda intorno Altair, accorgendosi che tutto l'ambiente intorno a lui sta cambiando radicalmente, assumendo tinte molto singolari: dapprima nero come la notte più buia, per poi sfumare in un rosso acceso che muore in un viola intenso...

Prima di tornare tutto alla normalità...O forse no...

Continua nel suo incedere la Stella del Cielo Nobile, oramai completamente priva di orientamento alcuno, a causa degli eventi che, incessanti, si susseguono.
Ma ad un tratto, una voce squarcia l'aere, prendendosela, a quanto pare, proprio con lo Spectre, reo di essersi, a suo dire....intromesso...

Si ferma per un attimo il Grifone, pensando tra se...

Intromesso...?

Va beh, ora non ho tempo per pensare...

Decide di proseguire, non curandosi troppo di quella presenza, ma bastano pochi passi per arrestare la sua corsa del tutto; un tempio del tutto simile a quelli presenti in giudecca, compare dinnanzi lo spectre...
MA ciò che più rende quel luogo inquietante se vogliamo usare questo termine, è una dicitura in latino posta sulla sommità dell'entrata principale che recita...

"Onore al Dio degli Inferi"

Ma dove sono....?

E' confuso Altair, e ne ha ben donde...