Battaglia

Quest Viantes

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  1. ~Dioniso
     
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    Lisando di Zubenelgenubi - LINK
    Stella - Bianca




    Narrato - Pensato - Parlato




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    Pressi di Delfi
    Ore 13:30 circa


    Giunsero alla fine, nei pressi del luogo sacro di Apollo per eccellenza, il Sole era alto e i suoi raggi picchiavano violenti, sulle messi verdi e nella cerulea volta, con il lieve soffio della Tramontana, nel boschetto di cipressi contornato da piante di alloro, ove svolazzavano nel etere, cigni, corvi e falchi: nella boscaglia tratte di lupi e cinghiali si potevano vedere, ma altre preoccupazioni dovevano venire. Qualcosa di strano vi era in quel luogo, troppo silenzio, troppa quiete.
    Poi fumo, e odore di sangue si poteva sentire nel aria, che fosse successo qualcosa al santuario del dio Sole?
    A ogni passo, l'odore si faceva sempre più forte. il sangue si poteva sentire, sempre più forte a ogni passo che si faceva, fino a quando, il sentiero si divideva in tre.
    In lontananza, a ogni sentiero, si vedeva il Delfi e nubi di fumo.



    "Sento dei cosmi, Lisandro, sono molti e alcuni sono potenti presso il santuari odi Delfi, dobbiamo muoverci"

    Disse Samara con tono preoccupato, ma Lisandro era di tut altro stato d'animo, anzi l'odore del sangue lo eccitava.
    Quella situazione lo rendeva felice, poteva mietere vittime, in nome di Apollo con una motivazione giusta, proteggere il santuario di Delfi.

    "Samara non perdere tempo ed andiamo, i guerrieri di Athena non sono obbligati a seguirici, ma non posso permettere che Delfi sia profanata, per cui stattene qui se hai paura, io vado"

    Disse con tono allegro, conscio della sua forza, si incamminò con passo fiero per lil sentiero di destra. Lasciando Samara li insieme hai santi di Athena.

    Bene benvenuti nella quest, del tempio solare. Intanto Divertitevi che poi è dura.
    Io mi son preso già il sentiero destro. gli altri due sono a vostra scelta. Avete la libertà di usare Samara tranquillamente e pure di portarvela dietro. Buon post.

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  2. Tor'kat'Dorès
     
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    Aaah Delfi. Da tempo memorabile non è stata attaccata e ora invece qualcuno osa profanarla.

    Disse l'uomo, il gigantesco cavaliere del Toro dorato. Il suo sguardo scrutava tutto dall'elmo. La sua mente percepiva il grande potere di qualche cavaliere che li stava a combattere. Ma allo stesso tempo non poteva ignorare la fanciulla e il giovane guerriero che il Grande tempio gli aveva lasciato in custodia. Il guerriero di Apollo si era già diretto in uno dei sentieri e aveva lasciato la sua compagna indietro. Un comportamento assurdo che non riusciva a tollerare ma avrebbe cercato di pensarci in un altro momento. Con la mente ascoltò i vari potenziali nemici che attorniamo il santuario di Delfi. Era il momento di agire.

    Bene. Ragazzino tu stai qui con Samara. Se vi allontanerete l'uno dall'altro la mia rabbia sarà grande. Dovete stare uniti e non vi immergete nel santuario di Delfi. Cavaliere...

    Si rivolse direttamente al giovane saint della coppa. Lo sguardo severo ma involontario.

    Il mio è un ordine e non seguirlo significa tradire non solo la mia fiducia ma anche quella del Gran Sacerdote. Il tuo compito è aiutare la ragazza a difendersi. E tu donna, non entrare in questi sentieri a meno che non ti arrivi un ordine preciso mio. Se pensi che io non sia il tuo signore, è vero, non hai tutti i torti. Ma se dovessi combattere seriamente è probabile che ben pochi potrebbero sopravvivere. Hai già visto cosa significa combattere con me. Quindi state qui.

    Detto ciò, si voltò e prese il sentiero dritto, il più veloce e pratico. Camminava, non correva. La fretta non portava mai a nulla di buono. In poco tempo si immerse nel grande santuario di Delfi lasciando a loro stessi i due più deboli compagni.

     
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  3. Lorak Vanadius
     
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    SPOILER (click to view)
    ** narrato
    "" pensato
    -- parlato


    * La bellezza del santuario di Delfi era leggendaria ma Lorak non aveva mai avuto la fortuna di poterlo ammirare con i propri occhi, almeno fino a quel momento.*

    -Qualcosa non va...è tutto troppo tranquillo.-

    *Non si era fatto incantare dalla bellezza del posto. Il silenzio che li circondava era innaturale e nell'aere vi era odore di fumo, chiari segni che vi erano degli incendi li vicino. Subito la mente di Lorak immaginò, chissà poi perché, che qualche calamità si fosse abbattuta su quel luogo sacro. Il gruppetto arrivò ad un trivio, tre strade diverse da percorrere, sembrava un segno del destino. La ragazza che accompagnava il messo di Apollo diede voce alle proprie ansie ma fu zittita dal suo compare che sembrava, al contrario di lei, eccitato dalla prospettiva di dare battaglia. Proprio quando anche Lorak stava per parlare, il Cavaliere del Toro impartì un ordine secco al giovane Saint: non doveva muoversi di li e stare accanto a Samara, onde evitare di cacciarsi nei guai ed essere, magari, un peso per i due più esperti guerrieri.*

    -Ma…nobile Heracle, mi è stato affidato il compito di aiutarvi.-

    *Troppo flebili e troppo tardi arrivarono le parole del giovane. Il gigantesco Toro d’Oro parlò nuovamente, rivolto direttamente al ragazzo e con sguardo severo gli ricordò che quello che gli aveva dato era un ordine e che disobbedire significava non solo disobbedire a lui ma, indirettamente, disobbedire al Grande Sacerdote.*

    -Farò come dite, proteggerò questa donna a costo della mia vita. Sappaite però che preferirei essere al vostro fianco in questa battaglia.-

    *Insistere non sarebbe servito e non sarebbe neanche stato saggio. Lorak osservò il gigante di Athena incamminarsi lentamente lungo il sentiero che gli si parava di fronte. Lorak innalzò una silente preghiera alla Dea Athena affichè tutto andasse per il verso giusto. Già troppo sangue era stato versato in quel luogo, non avrebbe voluto che ne dovesse essere versato anche da parte delle schiere della giustizia.*

    CITAZIONE
    Bene per ora rimango in retroguardia con Samana. La ragazza la muovo io adesso o la fai agire sempre tu Dionisio?

     
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  4. ~Dioniso
     
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    Lisando di Zubenelgenubi - LINK
    Stella - Bianca




    Narrato - Pensato - Parlato




    Passo dopo passo, nel sentiero il guerriero della stella principe della costellazione della Bilancia avanzava, con animo pronto alla lotta, eccitato fino al estasi, smanioso di mietere vite, mostrare la sua enorme forza, tutto forse in nome di Apollo o solo per se stesso. Ogni passo che faceva, cosmi ostili si potevano percepire di varie intensità, ma a pochi passi da Lisandro, un nutrito gruppo di questi cosmi si potevano percepire, come se molti, al incirca quattro di un livello infimo, forse solo uno era stella gialla, come potenza cosmica, gli altri non erano degni nemmeno di chiedergli il nome.
    Giunto in uno spiazzo del sentiero, li incontrò i quattro.
    Dalle corazze che emettevano violacei bagliori, l'odore della morte proveniva da loro, non c'era dubbio, sul signore che servivano, Hades, il dio dei morti.
    Come osavano metter piede in quel sacro luogo del Febo, con i loro piedi immondi, avevano profanato quel luogo sacro, essi dovevano esser puniti, ma la morte non sarebbe bastata come punizione, troppo dolce come supplizio per gli spettri.

    "Che voi sguatteri dei quel dio necrofilo, moriate qui ed ora, nella eterna disperazione, che le stella di Zubenelgenubi, sia l'ultimo luogo che voi vediate"

    Dal tono minaccioso furono le parole, poi da li a poco, solo il palmo della mano destra, fu rivolto, verso di loro, e una fenditura dimensionale apparve, risucchiando i quattro. Finita l'azione, Lisandro dallo sguardo dispiaciuto fece un commento in solitaria.

    "Degli insetti erano miglior avversari..... MHUAHAHAHAH"

    il tono fu superbo, ma poi un altro cosmo ostile, apparve, e da quella fonte cosmica, solo una frase.

    " Barbaro come sempre, ma ora la pagherai..... Lisandro di Zubenelgenubi, tu sarai la vittima della mia Vendetta "


    La voce misteriosa disse, con tono freddo, pareva che conoscesse il guerriero di Apollo, ma non si presentò, fino a quando, l'uomo di Gordio non si girò verso la fonte della voce, e con sguardo deluso prese parola.

    " La tua vendetta? MI fai ridere come un satiro, morto vivente...... l'odore della tua urina l'ho ancora nelle narici, e vuoi vendetta"


    Disse dal tono offensivo, verso il suo misterioso interlocutore

    Tecniche Usate


    Hope . Puntando il palmo di una mano verso il suo bersaglio, il messo del dio sole, crea una fenditura dimensionale, che ricopre un' area di 10 metri di forma circolare, essa ingloba ciò che vi entra in contatto, per mostrare il suo oscuro potere. I malcapitati che vi entrano saranno increduli nel vedere la visione di due stelle che si scontrano tra loro generando una esplosione, esso in realtà si tratta di una potente illusione mentale, che si aziona appena un essere vivente entra nella fenditura. In realtà il malcapitato, viene alienato dal pianeta Terra costretto a vagare chi sa dove nello spazio siderale.
    Nota: Il confinamento eterno in questa dimensione è applicabile solo in quest, in duello amichevole o torneo, tornerà nel mondo normale, solo che data la grande fatica l'avversario salterà un turno d'attacco e subendo danni da deflagrazioni di media alta entità dovuti alla fusione delle due galassie


    Master Mode ON


    Il sentiero dritto, la logica vuole che sia il più veloce e semplice, mai fu errore più grande, nei boschi di Delfi, nulla è come sembra, il Sentiero del Grande cammino, dal panorama surreale, esso porta in un luogo mistico, ove le nevi e i ghiacci sono padroni dal corvino colore, e dal sinistro potere. Non solo il sacro guerriero dorato fu tratto in inganno, anche una mezza dozzina di Specter ci cascarono, essi più avanti del Toro di Athena, lo aspettano in vari luoghi di quello strano sentiero. Fra di loro solo uno era degno di nome e di forza, dotato di una forza cosmica pari a quella del santo dorato, in futuro quella surplice sarebbe stata simbolo di uno dei tre giganti, la viverna era.

    Il sinistro, sentiero, dal nome può sembrare quello più pericolo, esso in realtà è quello semplice, dei tre, ma lungo, non porta con se molti ostacoli, ma data la facilità forse il maggior numero di nemici vi è. Il santo della coppa e la sacerdotessa di Apollo, gli ostacoli maggiori poteva essere solo il numero degli spettri, tra di loro, però solo uno, eguagliava la ragazza, dal glifo del pipistrello, solo lui poteva essere l'ostacolo, gli altri erano solo dei soldati semplici.

    SPOILER (click to view)
    Lorak, Samara da ora in poi la muovi te. non necessito di schede per ii png in quanto apparsi già nelle opere ufficiali, limitatevi ad usarli come visti




     
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  5. Tor'kat'Dorès
     
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    Il sentiero dritto, il più veloce, in teoria, ma mai il più semplice. Ecco perché l’aveva scelto. Non voleva che il giovane cavaliere, sul quale contava l’avrebbe già ignorato per seguire il suo istinto di gloria, cadesse in un simile tranello e tanta tentazione di gloria. E non voleva neanche che gli stesse tra i piedi ma non perché lo ritenesse una palla al piede. Aveva il sospetto che alcuni guerrieri avrebbero costretto il cavaliere a sfilarsi l’elmo e ciò non avrebbe di certo garantito la sicurezza nemmeno dei suoi alleati. Si, lo sentiva, voleva togliersi quell’inutile pezzo di metallo e dare vita a tutto il suo cosmo. Avrebbe fatto tremare l’intero tempio! Ma ora doveva pensare a continuare a camminare e iniziare la ricerca di qualcosa, forse del principale nemico e assaltatore di templi. Quel sentiero avrebbe presentato qualche sorpresa ma lui era già pronto a combattere o reagire. Le nubi corrosive e, a volte, piccole frecce congelate, non lo impensierirono minimamente. Le nubi furono semplici da cacciare una volta utilizzato il cosmo per formare un’onda d’urto abbastanza forte da eliminare il problema alla radice. Le frecce di ghiaccio non intaccarono l’armatura dorata e dove era scoperto bastarono i muscoli. Era un uomo di tale potere che nulla di così meramente fisico avrebbe potuto danneggiare il suo corpo poderoso. Continuò a camminare quando due figure lo attaccarono. Le riconobbe dal colore delle loro armature. Guerrieri di Cartagine, spiriti di Hades.

    Prendi e muori bestione!

    Gridò uno dei due. Non fecero neanche in tempo a combattere che le braccia del cavaliere d’oro si mossero per dare due pugni al vuoto. L’onda d’urto che creò con quel semplicissimo movimento investì i due cavalieri rendendoli nuovamente al loro padrone.

    Guerrieri dell’Ade. Questa non ci voleva.

    Sussurrò il cavaliere d’oro quando riprese a camminare. Arrivò ad un certo punto ad uno spiazzo enorme, quasi un foro. Aveva un brutto presentimento e quando sentì una forza cosmica di basso livello alle sue spalle era troppo tardi. Venne investito da un potente colpo cosmico ma che per lui non era più di una semplice carezza. Il colpo lo investì completamente ma lui rimase immobile, subì il colpo e poi tornò a camminare.

    L’ho preso! L’ho preso!

    Gridò uno dei tre che stavano presenziando la zona. Li vide una volta uscito dalla nube. Come uno spaventoso demone guerriero, uscì dalla nube circondato dalla sua armatura dorata come se nulla fosse successo. Riconobbe quei guerrieri e solo uno di loro sembrò impensierirlo. O meglio, non lo impensieriva davvero, ma sentiva che aveva un cosmo teoricamente pari al suo. Peccato che fosse impossibile o improbabile almeno che una persona avesse tanta potenza quanto la sua. Vide gli altri rimanere increduli davanti al suo corpo intatto e senza alcun segno di graffio o simili. L’armatura era perfettamente intatta e lucida.

    E voi chi siete dannati? Volete forse morire combattendo con me?

    Rispose il più potente dei tre.

    Io sono la Viverna, credi forse che un piccolo toro possa farmi paura?

    Heracles rise. Mise le mani sull’elmo e mentre iniziò a sfilarselo parlò.

    Viverna? Bene bene, un essere grosso e stupido a quanto pare. Sappi che, appena toglierò l’elmo, tutta la radura pregherà che io lo rimetta al suo posto. Non sai neanche quello che hai fatto. Sono dieci anni che non lo toglievo. Ma ora che mi hai sottovalutato, non vedo l’ora di mostrarti cosa significa essere veramente potenti …

    Concluse sfilando l’elmo. In quello stesso istante una enorme aura dorata si sprigionò dal cavaliere d’oro. L’aura era tanto potente che il cavaliere non avrebbe avuto modo di controllarla e in quei pochi istanti si creò un vero inferno. L’aura non fece che esaltare Heracles che iniziò a ridere urlando e portando le mani al cielo. Lasciare libera la sua aura dopo dieci anni fu più che piacevole. Era ormai entrato in frenesia e nulla avrebbe potuto fermarlo. Il cosmo era potentissimo, totalmente diverso da quello che chiunque aveva sentito tempo addietro. Un cosmo offensivo dalla potenza devastante che fece tremare la terra sotto i piedi e che probabilmente persino Lorak e il guerriero di Apollo avrebbero sentito nonostante la distanza. Il cosmo era immenso, quasi come se non avesse fine. Esso brillava più che mai, l’aura sembrava ergersi al cielo e fu proprio il cavaliere che, per errore, si lasciò sfuggire una bordata cosmica enorme che andava proprio diretta al cielo. Una colonna di luce che sicuramente il cavaliere della Coppa avrebbe visto e sentito esplodere poco dopo. L’esplosione avvenne direttamente al cielo mentre il suo potere venne liberato del tutto.

    Allora, cosa ne pensi ora, viverna?!?

     
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  6. Lorak Vanadius
     
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    ** narrato
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    -- parlato


    *Lorak aspettò che il dorato santo del Toro fosse scomparso dalla vista, poi proferì verbo rivolto alla ragazza che era rimasta li con lui.*

    -Bene, ora possiamo andare.-

    *Immediata e sarcastica arrivò la risposta di Samara a quella affermazione del santo della Coppa.*

    -E io che pensavo che non avessi le palle per disobbedire agli ordini di quella montagna umana…-


    *Lorak si girò verso la ragazza con aria severa.*

    -Attenta donna a con ti rivolgi a lui, donna! Egli è pur sempre un mio compagno d’arme, non permetterti più di offenderlo. Il fatto che io stia contravvenendo agli ordini non deve portarti a mancargli di rispetto. Non sono divenuto Saint di Athena per restare a guardare mentre gli altri rischiano la propria vita al mio posto.-

    *Aveva pronunciato quelle parole con un tono glaciale e tagliente, tanto che Samara non disse più nulla. Lorak si avviò lungo l’unico sentiero rimasto inesplorato con la seguace di Apollo al seguito. Le ombre dominavano il sentiero che avevano imboccato ma a parte questo non sembrava offrire particolari difficoltà, se non il suo dipanarsi per chissà quanti chilometri. Dopo alcuni minuti di marcia passati nel più completo silenzio, Lorak bisbigliò all’indirizzo di Samara. La voce era bassissima, udibile solo dalla ragazza che gli era appena un passo dietro.*

    -Li senti anche tu vero? Cosmi oscuri e mortiferi.-

    -Sì li avverto anche io, ma sono davvero tanti.-

    *La ragazza aveva parlato con tono impaurito ed aveva guardato il Saint con quei suoi grandi occhi da cerbiatta. Lorak ci cascò con tutte le scarpe.*

    -Non hai da temere, prima di arrivare a mettere anche solo un dito su di te dovranno passare sul mio cadavere.-

    -Come sei nobile e coraggioso.-

    *La ragazza aveva evidentemente giocato sul proprio fascino e sull’idealismo di cui era pregno l’animo del ragazzo per spingerlo a sporcarsi le mani mentre lei sarebbe rimasta comodamente a guardare.*

    -Eccoli-

    *Davanti ai due pellegrini si pararono tre esseri che indossavano armature dai riflessi oscuri ed i loro cosmi puzzavano di morte, chiaro segno della loro appartenenza alle schiere di Hades.*

    -Guarda guarda cosa abbiamo qui…un poppante ed una bella gnocca. Ragazzi, oggi ci divertiamo!-

    *Lorak non disse nulla, il suo disprezzo per quegli esseri era tale che l’idea di respirare la loro stessa aria lo faceva stare male. L’argenteo cosmo del Saint avvampò vistosamente mentre i tre guerrieri dell’Averno gli correvano incontro scagliando il loro mortali attacchi. L’unico atto ceh compì il ragazzo fu quello di alzare repentinamente le braccia e le mani verso il cielo. Lorak e Samara vennero immediatamente avvolti da una solida barriera di acqua e cosmo su cui si infransero gli attacchi degli Specters. Quando fu sicuro che sia lui che la guerriera di Apollo fossero in salvo, passò immediatamente all’offensiva. La barriera venne smantellata ed assunse la forma di una miriade di dardi che vennero scagliati contro i tre nemici.*

    -Pensi che un po’ di pioggia possa farci qualcosa, poppante? Certo che sei proprio stupido!-

    *Una risata sguaiata dei tre accompagnò quelle parole di scherno.*

    -Qui gli stupidi siete voi, di solito non uso questa tecnica per uccidere ma con voi farò una eccezione.-

    *Gli acquatici dardi colpirono in pieno i tre ottusi specters e fu allora che il terrificante potere di quell’attacco si manifestò. Ina serie di squarci spazio temporali si aprirono sui corpi dei servi di Hades, uno per ogni dardo che li aveva colpiti. Alla fine i corpi di quegli sventurati furono completamente assorbiti dentro le fenditure, risucchiati e fatti a pezzi. Nulla rimase di loro, se non il ricordo nella mente di Lorak e di Samara. Senza altre parole i due proseguirono il loro cammino lungo quel sentiero, continuando a percepire altre presenze a loro avverse. Dopo solo pochi passi si dovettero arrestare, un enorme fusto d’albero gli si stava dirigendo contro in volo, evidentemente lanciato da qualche nemico che giocava a nascondino.*

    -Che Hades scelga i propri guerrieri in base alla loro stupidità?-

    *Era quello che pensava effettivamente ma sperava che quelle parole servissero anche a fare imbufalire i suoi nemici e quindi farli uscire allo scoperto, non aveva voglia di perdere tempo a scovarli nella boscaglia li attorno. Con un semplice gesto portò la mano destra davanti a se aprendo un piccolo varco dimensionale davanti a se. Il tronco ne venne risucchiato senza arrecare danno alcuno a Lorak o alla ragazza.*

    -Allora, volete mostrare le vostre brutte facce, feccia che non siete altro?-

    *Le parole di fuoco che aveva pronunciato colsero nel segno quattro nuovi specter fecero la loro comparsa ma per un attimo avvertì un cosmo particolare, sempre appartenente agli avernali guerrieri ma di ampiezza maggiore rispetto agli altri e, forse anche al suo ma non apparteneva a coloro che, ora, gli sbarravano il cammino. Non perse tempo, erano pesci piccoli quelli, così passò subito all’attacco. Il cosmo del ragazzo bruciò nuovamente ma questa volta l’attacco non fu visibiel ad occhio nudo. Una moltitudine di quelle che potevano essere definite “lame” che erano in realtà degli squarci dimensionali, si dipartirono dal corpo del giovane Saint per abbattersi sui nemici, facendone strage.*

    -Che stupidi, non hanno capito neanche cosa li abbia colpiti.-

    -Vedrai che con me non sarà così facile, ragazzino!-

    *Una voce giungeva dal fitto degli alberi alla destra del Saint della Coppa.*

    -Chi sei? Rivelati!-

    -Sei così ansioso di incontrare il tuo carnefice?-

    *Finalmente Lorak individuò l’origine di quella voce. Tra gli alberi, appeso curiosamente a testa in giù da un alto ramo, come fosse un pipistrello, vi era un altro specter. Era lui l’origine di quel cosmo così pericoloso che aveva percepito poco prima.*

    -Scusa caro, ma a lui vorrei pensarci io, grazie per aver fatto fuori la spazzatura.-

    *Samara si era fatta avanti dopo che era rimasta in silenzio per il resto del viaggio e dopo i combattimenti. La sua natura combattiva veniva fuori, finalmente.*

    CITAZIONE
    Tecniche Utilizzate
    Tecncia Difensiva
    Water Barrier: Seconda tecnica difensiva del saint della Coppa. Grazie ad essa Lorak viene avvolto da una sfera di acqua e cosmo che lo avvolge completamente. Questa protezione è molto efficace sia contro gli attacchi fisici sia contro quelli energetici. E' in oltre utile contro gli attacchi basati sul suono in quanto l'acqua attutisce i rumori abbastanza da mettere al riparo il Saint anche da questo tipo di attacchi. Non ha efficacia invece contro tecniche basate sugli attacchi mentali.

    Tecniche Offensive
    Piranha Bullet: Concentrando una piccola parte del proprio cosmo ed affidandosi alle proprie abilità, Lorak creerà una gran quantità di dardi d'aqua che scaglierà poi, alla massima velocità possibile, contro il proprio avversario, facendogliele piovere addosso da tutte le direzioni. Qualora non dovessero essere parati nel modo giusto, tali dardi riveleranno il loro reale potere. Una volta arrivati a contatto con l'avversario essi non provocheranno alcun tipo di danno da impatto ma inizieranno, invece, ad aprire, oguno, piccoli squarci dimensionali sul corpo della vittima con ovvie e spiacevoli conseguenze, anche se non mortali, per essa.

    Fatal Blades: Evoluzione della tecnica precedente. In questo caso non sarà una singola lama dimensionale ad essere creata, bensì una moltitudine. Ognuna di esse, indipendentemente e secondo traiettorie casuali, si dirigerà verso la vittima designata dal Saint e cercheranno sia di tagliare ed amputare il bersaglio, sia di asportare interi lembi di pelle data la loro natura dimensionale.

     
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  7. Tor'kat'Dorès
     
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    CITAZIONE
    Paura, stupore ed altro ancora provi nel sentire una forza incredibile investire l'intero santuario. Una forza che dura pochi attimi ma che sconvolge tutte le persone presenti davanti a te. La prima, la sacerdotessa di Apollo, che perde l'equilibrio durante la lotta e lo spectre, per secondo, che si volta invece che infliggere una mortal ferita alla povera donzella. Ma tu hai paura, ma diversamente da costoro, riconosci il siffatto cosmo e uno spiraglio nella difesa del cavalier si potente ma altrettanto impegnato in altro pensiero.
    E' lì, pronto a subit il mortal sospiro se tu ne approfitterai, perchè il combattimento non ha valore forse, o forse si, ma qual'è il prezzo? Combatterai o attenderai che la donna faccia il suo santo compito?




    Ecco, farò io da master in questa giocata. Avrai un master personalizzato. Contento no ^^? Comunque, per qualsiasi domanda contattami pure.
     
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  8. Lorak Vanadius
     
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    ** narrato
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    *I due guerrieri si studiavano in totale silenzio, tanto da sembrare due statue, fronteggiandosi in un muto duello di sguardi penetranti. Lorak osservava quella scena senza quasi osare respirare, per paura di rompere quel sottile equilibrio. Nulla è però destinato a durare in eterno ed anche quel silente scontro ebbe termine ma non per volere dello specter o della guerriera di Apollo, no, fu una forza esterna e di proporzioni spaventose ad interrompere il tutto, una forza tale da incutere nel giovane cavaliere della coppa una paura raramente sperimentata nel breve corso della sua vita. Quella forza così spaventosa si espanse in tutto il santuario di Delfi e fu tale da scuotere la terra su cui poggiavano i loro piedi Lorak e tutti gli altri combattenti. Lo sconvolgimento è tanto forte quanto di breve durata ma è tale da lasciare attoniti tutti i presenti. Samara, la sacerdotessa di Apollo, durante perse l’equilibrio nel momento in cui la terra tremò ed il Santo di Athena per un fugace attimo temette per la sua vita ma il timore si rivelò infondato. Lo specter si voltò senza approfittare del momento di difficoltà della giovane donna, evidentemente in cerca della fonte d’origine di quella forza così impressionante. Furono attimi che a Lorak parvero interminabili, attimi in cui gli sembrò che tutto si muovesse ad un decimo della normale velocità, pochi secondi in cui il suo istinto di guerriero ebbe la meglio sulla ragione. Cogliendo l’attimo di esitazione in cui era caduto il servo di Hades, Lorak attaccò, scagliando contro il bersaglio il suo attacco migliore e più devastante. Attorno al Cavaliere della Coppa si materializzò l’immagine di una stella che esplodeva mentre una fragorosa detonazione gravimetrica squarciò l’aere investendo l’avernico nemico.*

    -Non è un comportamento che mi piaccia troppo, ma in battaglia mi è stato insegnato ad approfittare sempre delle esitazioni del nemico…in particolar modo se questi si msotra più forte di me.-

    *Pronunciò quelle parole in tono solenne mentre porgeva la mano a Samara per aiutarla a rialzarsi mentre teneva comunque d’occhio lo specter, in caso fosse sopravvissuto e gli si fosse avventato contro. Un pensiero però dominava nella mente del Saint.*

    -Cosa era quella forza spaventosa capace di scuotere la terra come un terremoto? Ne sai nulla?-

    *La domanda era rivolta alla sacerdotessa, nella speranza che lei avesse potuto fare luce sui suoi dubbi.*

    CITAZIONE
    Tecniche Utilizzate

    Tecniche Offensive
    Last Star: Questa tecnica mette in mostra tutta l'abilità del Saint nel manipolare la gravità e tutta la potenza del suo essere. Convoglaindo un certo quantitativo del proprio cosmo, Lorak andrà a ricrare, tramite una illusione visiva, una nube di materia interstellare attorno a se solo per applicarvi poi un lento collasso gravitazionale. Il processo pordurrà una pressione fortissima andando in pratica a formare una piccola stella davanti a se. Il saint proseguirà ad alimentare al stella col proprio cosmo e la farà collassare poi su se stessa facendola infine esplodere. Tutta questa illusione maschererà il colpo vero e proprio che sarà niente meno che una potentissima esplosione gravitazionale che andrà così a provocare una pressione difficilmente sostenibile da chiunque subisca questa tecnica che, se andasse a segno, provocherebbe seri danni ad ossa, muscoli ed organi interni della vittima.

     
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  9. Tor'kat'Dorès
     
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    CITAZIONE
    E' si vero che quello era il cosmo d'un uomo, uomo di potenza non inferiore di certo ai cavalieri li presenti, ma il giovane saint avrebbe riconosciuto nel suo superiore il vero artefice di quella forza. Era forse vero che l'uomo che da sempre indossava un elmo fosse così potente da scuotere le fondamenta stesse del tempio di Delfi? Heracles era davvero così potente?

    L'attacco giunse a destinazione e il cattivo, lo spectre impavido, pavido divenne schiacciato ordunque nella terra sacra ad Apollo. Una forza tanto potente da spezzargli l'osso del collo tutto in una volta. Samara non conosceva la forza di quel potente cosmo ma ringraziò con un gesto d'affetto, un leggero buffetto sulla guancia del ragazzo, il suo ardito gesto. Si dice infatti che il coraggio non è quel che si pensa, bensì la forza di andar contro i social'rtefici. E dunque adesso, due cose vennero a galla.
    La prima è il potente cosmo del cavalier dorato
    Dall'altra la scomparsa del potente cosmo del guerriero di Apollo. Che stava ordunque succedendo a Delfi? Tre strade da percorrere:
    - Seguire il potente cosmo dorato?
    - Cercare il guerriero ad Apollo Sacro?
    - Proseguire verso la più facile meta?

     
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  10. Lorak Vanadius
     
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    "" pensato
    -- parlato


    *Dunque era il prode Toro di Athena la causa di quello sconvolgimento. Il possente Heracles, colui che indossava da sempre un elmo, pareva avesse rivelato infine la sua vera forza. Il mondo avrebbe ricordato a lungo quel giorno, Lorak ne era sicuro.*

    -Ora che posso concentrarmi senza dover pensare a quello specter, percepisco chiaramente anche io che è il cosmo del nobile Heracles quello che avvertiamo in maniera tanto preponderante. Avverto altresì che però sembra non esserci più traccia del tuo compagno.-

    *Non vi era tempo per domandarsi quale fosse stato il destino cui era andato in contro il fedele di Apollo con cui era venuta Samara, avevano intrapreso un cammino e non potevano certo tornare indietro ora. Si girò e fece alcuni passi lungo il sentiero solo per fermarsi quasi subito a parlare alla ragazza che viaggiava con lui, anche se senza girarsi a guardarla.*

    -Samara, noi proseguiremo lungo questo sentiero. Non possiamo voltarci indietro. Non dubito che il grande Heracles sappia cavarsela egregiamente anche da solo. Mi spiace se è accaduto qualcosa al tuo amico, ma non possiamo andare ad aiutarlo, è un’altra la nostra destinazione. Se egli è spirato, lo dovremo piangere quando avremo estirpato la presenza degli specters da questo tempio.-

    *Riprese il cammino, prima al passo, poi correndo verso la loro destinazione, certo che Samara lo avrebbe seguito, animata dal desiderio di combattere ed uccidere coloro che avevano causato la morte di Lisandro.*
     
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  11. Tor'kat'Dorès
     
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    CITAZIONE
    Un destino nefasto o strana coincidenza la scomparsa di tale cosmo? Non si sa per vero, soltanto il fatto è certo. Ed è per questo che la ragione non deve mischiarsi col sentimento. Ragione usata in modo eccellente dal giovane cavaliere.
    Ma ecco ordunque che dopo vari giri e parecchie svolte, che il sentiero si fa diritto come una lunga freccia che vola sino al suo bersaglio, per forse 300 metri o poco più. Strano però il sentiero, privo di pericolo all'apparenza, pieno di morti in quel pavimento lercio. Niente sangue, niente ferite. Ai lati del mortal Sentiero due enormi e lunghe siepi. In lontananza ... nessuno.

     
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  12. Lorak Vanadius
     
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    CITAZIONE
    ** narrato
    "" pensato
    -- parlato

    *Il sentiero che stavano percorrendo Lorak e Samara era invero lungo e di certo tortuoso, tanto che per alcuni minuti il Saint ebbe quasi l’impressione che questo non finisse mai o che, addirittura, fosse una qualche elaborata illusione generata da chissà quale nemico invisibile. I suoi timori furono in parte fugati quando, dopo l’ennesima svolta, si trovò davanti un lungo tratto pianeggiante e completamente dritto. Lorak si arrestò di colpo, le iridi sgranate, la sorpresa ed il disgusto dipinti sul volto che, sebbene fosse incorniciato dall’elmo della sua armatura, era ancora quello di un ragazzo. L’aria un po’ spavalda e sicura di se che aveva tenuto fino a quel momento sembrava ora solo un lontano ricordo. Davanti ai due guerrieri vi era una distesa di cadaveri accasciati scompostamente a terra. Non un rivolo di sangue, non una ferita sui loro corpi, eppure era evidente che il soffio vitale li aveva abbandonati.*

    -Oh Athena…-

    *Un invocazione, quella del Saint, rivolta alla propria Dea perché potesse fornire la propria benedizione per le anime di tutti quei morti.*

    -Chi può avere fatto una cosa simile?-

    *Parlava con tono di voce basso, cercando evidentemente di mascherare il proprio sbigottimento.*

    “No, devo essere forte, non posso farmi impressionare da queste cose. Ho già visto dei morti, io stesso ho ucciso con queste mie mani parecchi specter neanche troppo tempo fa. Devo farmi coraggio.”

    *Cercò di riassumere, almeno in parte, la sua apparente tranquillità. I suoi occhi vagavano da una parte all’altra del sentiero, alla ricerca del più piccolo segno che potesse rivelare la presenza del nemico. Nulla, però, sembrava balzare all’occhio.*

    -Non vedo nessuno, eppure queste persone non possono essere morte da sole. Deve esserci uno, o forse anche più di uno specter, nascosto da questa enorme siepe.-

    *Studiò per alcuni attimi la situazione. Cosa fare? Non potevano certo tornare indietro, la perdita di tempo sarebbe stata eccessiva e poi oltre il sentiero si intravedeva il tempio di Apollo, segno che la meta era vicina. Andare avanti era, però, rischioso. Sebbene non ci fossero segni evidenti della presenza del nemico i cadaveri che costellavano la strada erano un segnale chiaro ed inequivocabile.*

    -Indietro non si torna, l’unica strada è quella davanti a noi, basterà spianarla.-

    *Senza ulteriori indugi, Lorak fece appello alla propria capacità di controllo della gravità, aumentando la medesima in tutta l’area di fronte a lui, coprendo tutta la lunghezza di quel tratto rettilineo di sentiero. Lo scopo era chiaro, schiacciare a terra o quantomeno fare uscire allo scoperto chi si fosse eventualmente nascosto tra le siepi che costeggiavano la strada. Quelli che sicuramente avrebbero risentito di quella sua mossa sarebbero stati i cadaveri sparsi a terra, che sarebbero stati ridotti in poltiglia.*

    -Samara, stai pronta ad intervenire…-

    *Una parola di raccomandazione alla sua compagna di viaggio, aveva come la sensazione che sarebbe toccato anche a lei combattere adesso.*

    CITAZIONE
    Abilità Usate

    Signore della Gravità: Pochi sono i cavalieri che siano capaci di controllare le forze fondamentali dell'universo e Lorak è stato benedetto dagli dei con la capacità di controllare la gravità. Il Saint è in grado, così, di esercitare questo suo dominio sulla gravità non solo su oggetti o persone singole, ma addirittura su intere aree, potendo così schiacciare a terra, bloccare o addirittura fare lievitare tutto ciò che desidera. La sua padronanza di questo elemnto gli consente, inoltre, di poter alleggerire il suo stesso corpo, divenedo di fatto più agile di quanto sarebbe normalmente.

     
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  13. Tor'kat'Dorès
     
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    CITAZIONE
    L'area che il tuo colpo può raggiungere non è così vasta da ricoprir tutta la siepe e tanta è la tua forza ma sembra non abbastanza da impensierire la pianta stessa, ancora intatta. Non t'accorgi però che dopo qualche istante Samara sembra pietrificata. Non vera pietra, bensì il suo corpo era immobile, marmoreo si direbbe dal colore della pelle. E ti accorgi infine che un piccolo filo ha penetrato nel suo corpo, come la spina di una pianta, che probabilmente l'ha resa incantata. In quello stesso istante in cui fai la strana scoperta, due aculei della pianta salgono sino al cielo e cercando di ricadere sino a te. Sono radici, appuntite come non mai, che cercano di colpirti con forza.

     
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  14. Lorak Vanadius
     
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    CITAZIONE
    ** narrato
    "" pensato
    -- parlato

    *La mossa tentata dal Saint non ebbe all’apparenza gli effetti sperati. Il potere dell’adepto di Athena era certo notevole ma non tanto da permettergli di coprire, come invece avrebbe voluto, tutta la lunghezza di quel tratto di sentiero. Per quanto potesse aumentare la gravità circostante sembrava che quella siepe non risentisse affatto degli effetti di quella sua mossa.*

    “Questa cosa è strana, la siepe dovrebbe essere ridotta a nulla più di una massa informe schiacciata a terra eppure è ancora lì, intatta, come se nulla la perturbasse.”

    *Una espressione di dubbio si dipinse sul volto del ragazzo, quella pianta non era cosa naturale evidentemente ma il Saint non riusciva a capire quale fosse la sua origine.*

    -Samara, tu cosa ne pensi? Questa siepe non è normale, hai qualche idea?-

    *Attese un attimo ma, non ricevendo risposta dalla ragazza, si girò per vedere quale fosse il motivo del di lei silenzio.*

    -Samara, mi hai…..Samara!-

    *Un’espressione di assoluta sorpresa si dipinse sul volto del ragazzo, le sue azzurre iridi si spalancarono nel vedere il corpo della sua compagna d’avventura immobile, tanto da sembrare pietrificata. Mentre osservava il corpo di Samara, sfiorandone delicatamente il viso, come a volere toccaer con mano quel maligno sortilegio che aveva colpito la ragazza, cercando di capire cosa le fosse accaduto, notò sottilissimo filamento che penetrava come una spina di una rose, nelle carni della guerriera di Apollo.*

    -La siepe….-

    *Realizzava solo ora che la minaccia da cui voleva difendersi non era affatto nascosta ma gli era sempre stata davanti agli occhi, in bella vista. Si maledisse mentalmente per non avere considerato quella eventualità, anche se, ora, era ormai troppo tardi per poter porvi rimedio. Proprio in quegli istanti in cui cercava di trovare un modo per passare oltre, vide con la coda dell’occhio che dalla siepe altri due filamenti cosmici si dipartivano verso il cielo, precipitandosi sul Saint della Coppa come aquile predatrici sulla vittima designata. Reagendo di riflesso, Lorak attivò le proprie difese creando attorno a se un campo di distorsione gravimetrica che, non solo riuscì a fermare la corsa dei due filamenti incantati, privandoli di gravità e facendoli galleggiare innocui ad un metro da se, ma che lo proteggeva anche da altri eventuali attacchi di quel tipo.*

    -Ci è mancato poco, un altro metro e ora probabilmente sarei nella stessa condizione di Samara.-


    *Volse il suo sguardo verso il punto da cui i due filamenti si erano originati e decise di scagliarvi contro uno dei suo attacchi, se era la siepe l’origine della minaccia, doveva abbatterla. Bruciò così il proprio cosmo e lanciò una serie di invisibili martelli gravitazionali che avrebbero dovuto abbattere, almeno in parte, la fonte di quegli insidiosi attacchi paralizzanti.*

    CITAZIONE
    Tecniche Usate

    Tecniche Difensive

    Gravimetric Distortion: Tecnica difensiva che sfrutta la capacità di Lorak di altreare la forza di gravità nell'area circostante. In questo caso il Saint provvederà a creare delle turbolenze gravitazionali tali che gli attacchi rivolti contro di lui, specie se di stampo cosmico ed elementare, risulteranno essere spesso inefficaci. Questo si dovrà al fatto che la variazione di gravità farà si che gli attacchi rivolti contro il saint subiscano un'alterazione della gravità e quindi verranno o schiacciati a terra oppure fatti lievitare, lasciando così il saint indenne. Da notare che anche gli attacchi sonori avranno un'efficacia limitata, poichè questa tecncia agisce tanto sugli attacchi quanto sull'ambiente circostante e quindi anche sulle particelle di aria che circondano il Santo e che sono il naturale mezzo di propagazione del suono. Sempre a causa della natura particolare di questa tecnica difensiva, anche le offensive di stampo fisico saranno difficilmente efficaci.

    Tecniche Offensive

    Fatal Touch: Evoluzione della tecnica precedente. In questo caso non sarà un singolo martello ad essere creato, bensì una moltitudine. Ognuno di essi, indipendentemente e secondo traiettorie casuali, si dirigerà verso la vittima designata dal Saint e cercheranno di schiacciare e travolgere con la loro forza devastante il bersaglio, o qualsiasi cosa si trovi nella loro area d'azione, divenendo così efficaci contro bersagli multipli.

     
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  15. Tor'kat'Dorès
     
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    CITAZIONE
    Colpiti e schiacciati dai martelli poderosi, il ragazzo si è protetto bene dal fatale attacco. Ma quando sta gioendo, tutta la pianta si attiva e gli aculei partono insieme verso il giovane Saint. Troppi, decisamente troppi. Ma ad un tratto sentirà un fischio come di una bomba che scende dal bombardiere. E una luce potentissima cade al centro della siepe facendo apparire una grandiosa esplosione da cui Lorak, per sopravvivere, dovrà difendersi insieme a Samara, ancora bloccata. Dopo la fine dell'esplosione ci sarà un gran polverone e la siepe ... completamente bruciata...
    (Colpo da Stella Gialla)

     
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20 replies since 29/9/2009, 12:58   309 views
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